A pesca di storie. Palermo-Tunisi

Autori

Quattroluppoli:
Giuseppe Cocomazzi
Zakariya Jumaah
Adriano Masci
Orlando Vuono

Descrizione

Un anno fa abbiamo scritto il nostro primo racconto a otto mani: la storia di Azhar, un profugo afghano che dopo un rocambolesco approdo in Italia trova lavoro in un birrificio d’alta quota sulle montagne reatine. Fantasticare la realtà – siamo partiti dall’archivio: articoli in rete, ritagli di giornale – è stato elettrizzante, ma Un passo prima, il racconto firmato Quattroluppoli che trovate qui , è stato scritto quasi come fosse una storia in provetta: percorrendo cinquemila chilometri ma solo coi nostri pensieri. Ora vogliamo raccontare muovendo, insieme ai pensieri, i nostri corpi.

Tra le tante trame che legano e oppongono il mondo occidentale e quello arabo, ce n’è una invisibile che passa sulla bocca di tutti evocando a ogni sillaba lo scambio interculturale, la prudenza delle contrattazioni e il grido dei mercanti. Ogni giorno, nei porti cittadini, assieme a provvigioni e merci, arrivano e partono uomini: e più a lungo di merci e provvigioni, sopravvivono e si sedimentano, tra mille camuffamenti e fraintendimenti, le loro parole, dimostrando una forza di adattamento pari soltanto alla leggendaria promiscuità degli uomini di mare.

Lanciate come ami nel Mediterraneo, proveremo a seguire la rotta senza mappa di quattro parole che hanno resistito a qualsiasi affondamento etnocentrico.

  1. Sciàbeca. Dall’arabo شبكه, shabaka. Rete da pesca, a Palermo.
  2. Dogana. Dall’arabo ديوان, dīwān. Quella che le parole, nascoste nel fondo della voce, superano.
  3. Magazzino. Dall’arabo مخزن, máxzan. Luogo dove riporre: come i vocabolari, come la memoria.
  4. السردين Di fronte alla pancia e al mercato, non c’è tempo per sottigliezze di lingua. La sardina è al sarden.

Tre parole arabe in italiano e una parola italiana in arabo; un arabo che parla italiano e tre italiani che non parlano arabo. La Cala, Arenella, Acquasanta, Fossa del Gallo, Aspra, San Nicola L’Arena, Port La Goulette, Sidi Bou Said: tra questi porti inseguiremo le nostre quattro parole cardinali con otto piedi, otto occhi, otto orecchie per riempire un serbatoio narrativo coi racconti di pescatori, marinai e di tutti gli esseri anfibi che si muovono tra terra e acqua; un serbatoio a cui attingere, al ritorno, danzando con quaranta dita sulla tastiera di un pc, con la pazienza del pescatore: a lenta lenza.

 

 

TRADUZIONE IN ARABO

في العام الماضي كتبنا قصة وكنا أربعة اشخاص. كانت قصة أزهر، لاجئ أفغاني، وجد عملا، بعد مغامرة وصوله إلى ايطاليا، في مخبز في مدينة تقع أعلى جبال ريتي. غامرنا في الخيال وبدأنا من الأرشيف، مقالات على شبكة الأنترنت او في الصحف، كان عملا مشوقا حقا، فجاءت عنه القصة ما قبل الخطوة، والتي تجدونها في المجموعة القصصية على هذا الرابط:

http://www.eksetra.net/wp-content/uploads/2015/06/unpassodopo-ebook.pdf,

كانت حقا تجربة غنية، قطعنا من خلالها خمسة آلاف كيلومتر، ولكن في المخيلة فقط. أما الآن فنريد أن نجمع الحكايات ونحن نقطع المسافات، ليس في المخيلة فقط ولكن بأجسادنا أيضا.

هناك الكثير من الصلات التي تربط العالم الغربي بالعالم العربي، ولكن بعضها لا زال خفيا، في حين هي على ألسن الجميع، وتثير في كل حرف منها تبادلا ثقافيا: إنها طرق التعامل التجاري وصراخ التجار. كل يوم يحط الرجال في المرافئ ثم يشدوا الرحال سويا مع سلعهم ومنافعهم، ولكن ما يدوم بقاءه أكثر من السلع والمنافع هي الكلمات، تبقى خبيئة رغم سوء الفهم، وتظهر قدرة عالية على التطبع لا يساويها في ذلك إلا أساطير الاختلاط والتلاحم بين رجال البحر.

سنبحر في البحر المتوسط كشباك الصيد، سنحاول اتباع مسارات لا خارطة لها في أربع كلمات صمدت رغم كل التضليل العرقي.

:من العربية شبكة، أي شبكة الصيد. باليرمو. Sciabeca 1-.

من العربية ديوان. وهو ما تتجاوزه الكلمة في عمق الصوت.Dogana2-

من العربية مخزن. وهو المكان الذي تخزن فيه الأشياء، كمثل القواميس أو الذاكرة.Magazzino3-

4- السردين: عند الأكل وفي السوق ليس هناك وقت لشحذ اللغة. السردين هو السردين.

ثلاث كلمات عربية تدخل في اللغة الايطالية، وكلمة ايطالية تدخل في اللغة العربية، ونحن مجموعة من ثلاثة ايطاليين لا يتكلمون العربية وعربي يتكلم الايطالية. لاكالا، ارينيلا، اكواسانتا، فوسا ديل غالو، اسبرا، سان نيكولا لارينا، بورت لا غوليت، سيدي بو سيد: سنتتبع هذه الكلمات الاربعة بين كل هذه الموانئ على ثمانية ارجل، ثمانية عيون وثمانية آذان، حتى تمتلئ خزينتنا القصصية بحكايات الصيادين، البحارين وكل المخلوقات البرمائية التي تتنقل بين الماء واليابسة، خزينة سننهل منها، عند رجوعنا، ونحن نرقص بأربعين اصبع على لوحة مفاتيح الكومبيوتر، سنقوم بذلك بصبر الصياد: سنسحب خيط الصيد رويدا رويدا.

 

 

Benefit destinati ai sostenitori

  • oltre 10 euro – Scatti: un’alba palermitana e un tramonto tunisino
  • oltre 20 euro – Disegni: alcune illustrazioni dalle nostre storie
  • oltre 30 euro – Narrazioni: un intervento a sorpresa di Wu Ming 2

 

 

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Contatti del referente

Orlando Vuono:
[email protected]