TOMATO - Mappare l’altro paesaggio

Autori

Marianna Castellari
Emily Doerner
Bianca Pichler
Giulia Sportolari
Maurizio Calabrese

Descrizione

 

Il progetto di ricerca nasce con l’obiettivo di dar forma a un web-documentario, che utilizzerà la mappatura interattiva come strumento per raccontare e denunciare il sistema gerarchico della filiera agricola del pomodoro, basato sullo sfruttamento della terra e dei suoi lavoratori nei territori della provincia di Foggia_ Puglia.

La mappa interattiva è un mezzo dinamico di indagine che permette di rappresentare al meglio la complessità dei territori contemporanei e le dinamiche sociali ed economiche che li attraversano. La composizione della mappa in livelli sovrapponibili e la possibilità di arricchirla con materiale illustrativo e infografico, consente la creazione di un database di ricerca in grado di garantire al fruitore una libera comparazione e interpretazione dei dati forniti.

Il progetto si concentrerà in un primo momento sulla realizzazione di una mappatura del paesaggio naturale e agricolo, alla quale si andrà a sovrapporre quella del paesaggio sociale di una area circoscritta del Foggiano presa a campione, tra Rignano Garganico e Borgo Mezzanone. Si definiranno gli attori principali che agiscono sul territorio e se ne illustreranno i ruoli, le connessioni e i movimenti, mettendo in evidenza quali sono le dinamiche e gerarchie vigenti nel sistema del caporalato. Si disegnerà quindi la rete infrastrutturale e di relazioni umane ed economiche che lo definiscono.

Ogni estate, tra luglio e settembre, migliaia di braccianti stranieri provenienti dall’Africa e dall’Europa dell’Est si recano nelle aree agricole pugliesi per prendere parte alla raccolta dei pomodori.
La popolazione bracciantile, invisibile ai dati ufficiali, rappresenta la base della struttura gerarchica del caporalato, che a sua volta agisce con la complicità del capitalismo agroindustriale multinazionale.
Questo sistema, oltre ad uno sfruttamento lavorativo, specula sulla precaria condizione di vita dei braccianti: molti di loro vivono in ghetti-slum, casolari occupati o messi a disposizione dal padrone, caratterizzati dalla scarsità delle condizioni igienico-sanitarie e dalla precarietà delle costruzioni architettoniche. All’interno di questi insediamenti tutto ha un prezzo: l’alloggio, l’acqua, il cibo, l’elettricità, il trasporto nei campi e le cure mediche.

Mappare questi insediamenti significa tracciarne i confini e renderli visibili; indagandone le dinamiche sociali, i servizi informali e la microeconomia che vige all’interno, si illustrerà il loro impatto sul territorio.

Questa terra sta perdendo lentamente la sua bellezza e la sua dignità. Il progetto sarà un mezzo per costruire il racconto “dell’altro paesaggio”, che ogni anno si trasforma durante la stagione estiva, e si sovrappone e interseca con il paesaggio agricolo e antropico esistente.

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{EN}

The research project was born with the objective of shaping a web-documentary, which will use interactive mapping as a tool to tell and denounce the hierarchical system of the tomato farming chain, based on the exploitation of land and its workers in the territories of the Province of Foggia- Puglia, South of Italy.

The interactive map is a dynamic means of investigation that best represents the complexity of contemporary territories and the social and economic dynamics governing them. The composition of the map in overlapping levels and the possibility of enriching it with illustrative and infographic material allows the creation of a research database that can guarantee the user a free comparison and interpretation of the data provided.

The project will focus at first on the mapping of the natural and agricultural landscape, which will later be overlapped by the social landscape of a limited area in the Province of Foggia, between Rignano Garganico and Borgo Mezzanone.

The main players acting on the territory will be defined and their roles, connections and movements will be illustrated, highlighting the dynamics and hierarchies that are in force in the “caporalato system” (illegal recruitment of agricultural workers for very low wages). The infrastructure network and human and economic relations that define it will be designed at a later stage.

Every summer, between July and September, thousands of foreign day laborers from Africa and Eastern Europe go to the Apulia farms to take part in tomato harvesting. Farm workers, invisible to official data, form the basis of the hierarchical structure of the “caporalato” system, which in turn acts with the complicity of multinational agro-industrial capitalism.

This system is not solely based on labor exploitation but it now invests the social aspects of laborers’ lives as many of them live in ghetto slums, farmhouses, either occupied or made available by the owner, all characterized by poor sanitation and precariousness of architectural constructions. Within these settlements everything has a price: housing, water, food, electricity, transportation in the fields and medical care.

Mapping these settlements means tracking their boundaries and making them visible. Moreover by exploring the social dynamics, informal services and the microeconomics that lies within it, their impact on the territory will be illustrated.

Apulia is slowly losing its beauty and dignity. This project will be a means of constructing the tale of “another landscape”, which changes every year during the Summer season and overlaps and intersects with the existing agricultural and anthropic landscape.

Contatti del referente

Marianna Castellari
[email protected]