Spaesarsi. Un viaggio a bassa velocità tra Torino e Lione

Autori

Federico Casati, Matteo Candiani, Maria Boli, Giacomo Panico, Giacomo Pozzi

Descrizione

L’antropologo Andrè Le Breton sostiene che camminare sia una preziosa strategia per decondizionare lo sguardo: infatti, incidendo “un percorso non solo nello spazio, ma anche nell’intimo, conduce a percorrere la sinuosità del mondo e del proprio essere in uno stato di ricettività.” La nostra proposta è dunque quella di decondizionare lo sguardo, spaesarci rispetto alle narrative dominanti ed essere ricettivi attraverso un viaggio a bassa velocità lungo i 300 km compresi tra la città di Torino e la città di Lione. Nello specifico proponiamo un viaggio a piedi che, attraverso sentieri boschivi, periferie semiurbane e binari in costruzione ci porti a ricostruire - e quindi restituire - una percezione altra della grande opera più discussa d’Italia.

 

Il luogo di partenza e quello di arrivo risultano in secondo piano. Nel nostro viaggio la meta è il territorio stesso, quello compreso tra Torino e Lione, inteso principalmente come ambiente abitato e prodotto da interazioni vegetali, animali e umane. Lo spazio che attraverseremo sarà pensato nella sua mutevole condizione di trasformazione e di spaesamento. Proponiamo di attraversare questi paesaggi a piedi, con una media di venti chilometri giornalieri. Il nostro percorso sarà suddiviso in diciassette tappe. Coerenti alla volontà di comprensione profonda del territorio, abbiamo deciso di trascorrere le notti in tenda, campeggiando liberamente. Intendiamo inoltre interagire con le comunità locali e domandare, ove possibile, ospitalità.

 

Il nostro viaggio vuole avere un impatto permanente sul territorio e sulla sua diretta fruibilità da parte di chi, in futuro, ne sarà interessato. Il nostro obiettivo è quindi creare un sentiero - mediante una riscrittura di percorsi già esistenti – che attraversi i territori impattati dalla costruzione della TAV e, in tal modo, ne fissi un ipotetico itinerario. Ciò avverrà innanzitutto marcando questo nuovo percorso con un segnavia da noi stessi progettato. Il segnavia rappresenta in astratto l’interazione tra uomo e ambiente nella regione compresa tra Torino e Lione.

 

In secondo luogo, ci occuperemo di predisporre una traccia GPS del cammino; intendiamo inoltre recepire storie di vita, racconti orali e immaginari locali che confluiranno nella redazione di una mappa. La mappa sarà inserita in una piattaforma informatica consultabile gratuitamente.

 

Infine, durante il percorso verrà chiesto agli abitanti delle differenti comunità di donarci degli oggetti che rappresentino simbolicamente la relazione tra essere umano e territorio. Questi oggetti, unitamente ad altri che verranno reperiti da noi stessi sul percorso, saranno esposti in una mostra temporanea che sarà allestita nel mese di Ottobre 2016 sul piazzale antistante la Stazione di Torino Porta Susa. Questa mostra rappresenterà il rito di conclusione dell’intero viaggio, virtualmente iniziato con il processo di ideazione del progetto.

 

 

 

 

“Intendiamo il viaggio come un processo collettivo, composito e coinvolgente.

In questo senso, abbiamo pensato di tentare di coinvolgere

anche coloro che potranno e vorranno appoggiarci attraverso una donazione.

Qualora la donazione ricevuta fosse uguale o superiore a 10 euro,

chiederemo di fornirci un indirizzo postale a cui inviare cartoline, fotografie,

istantanee, pagine di diario, prodotte costruite disegnate inventate non solo

dal gruppo di viaggiatori Fuorirotta, ma anche da tutte quelle persone

che incontreremo sul nostro percorso e che animano il territorio

dove andremo a spaesarci.”

 

 

Contatti del referente

Giacomo Pozzi: [email protected]