Autori
Marcella Cometti
Giulia Marchesini
Veronica Ruberti
Descrizione
Balcani in bus
Viaggio alla scoperta delle danze folcloristiche
Di Marcella Cometti, Giulia Marchesini e Veronica Ruberti
Tre amiche. Nello zaino una gonna lunga e un diario. Un registratore audio in una tasca e otto biglietti autobus nell’altra. In viaggio attraverso i Balcani alla ricerca delle danze popolari. Trieste, Lubiana, Zagabria, Prijedor, Stivor, Belgrado, Sarajevo e Mostar sono state le tappe scandite a ritmo di danza, musica e tradizione.
Lubiana, la città in cui la danza folcloristica significa cultura da far rivivere e preservare attraverso ricerca etnocoreologica sul campo e lettura di trattati di estetica.
Prijedor, la cittadina dove la danza folcloristica si trasforma in ali con cui planare delicatamente sul tema della guerra in Bosnia e il genocidio del 1992.
Stivor, un villaggio di 10 case dove scopriamo l’autosussistenza di chi ci ospita e danze folcloristiche trentine. A fine Ottocento sono infatti emigrate qui molte famiglie dal Trentino Alto Adige.
Belgrado e Sarajevo, città ferite e oltraggiate dove la danza folcoristica significa anche difesa passiva alla guerra ed elaborazione dei traumi vissuti.
Mostar è un fiume con il suo ponte che divide e collega ancora oggi la popolazione bosniaco musulmana da quella croata.
Suoni, rumori, lingue straniere, musiche e ritmi balcanici sono stati il filo conduttore del nostro viaggio. La danza è stata canale comunicativo e occasione di armonia ed empatia con le persone. Il frutto del nostro viaggio è un audiodoc, formato documentaristico solamente sonoro che sa immergerere l’ascoltatore nella nostra esperienza.
Contatti del referente
Veronica Ruberti:
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